Casa-museo Vankovich

Indirizzo: Minsk, Internationalnaya street, 33A
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A ridosso del centro della Minsk odierna si è conservata una modesta dimora nobiliare. Secondo gli esperti, si tratta di una perla dell’architettura dell’inizio del XIX secolo: come più volte avevano dimostrato le indagini, la casa in questione è costruita secondo le strette osservanze dei canoni del classicismo rispettando le proporzioni della «sezione aurea». Gli abitanti di Minsk sembrano non notarlo a volte per via dei numerosi edifici in cemento sorti attorno ma, se dovessero trovarsi di fronte alla facciata azzurra dalle colonne color neve candida, sarebbero colpiti dalla bellezza dell’edificio. 

La casa fu costruita alla fine del XVIII secolo e apparteneva al fratello del pittore Valente Vankovich famoso ben oltre i confini del paese. Quest’ultimo fu notato per il suo talento mentre, da ragazzo, compieva gli studi al Collegio gesuita di Polock, e, più tardi, all’università di Vilno. Essendo l’allievo migliore fu mandato all’Accademia delle Arti Imperiale di Pietroburgo per perfezionarsi. Lì fu notato e premiato con le medaglie d’oro e d’argento per i suoi lavori. A causa delle difficoltà economiche il pittore non fu più in grado di continuare gli studi all’estero e tornò a Minsk dove diventò famoso per i suoi ritratti dei contemporanei di cui il più famigerato è quello del poeta Adam Mickevich. 

Nella villa Vankovich è stata ricreata l’atmosfera dell’inizio del XIX secolo: i mobili di una tipica dimora nobiliare, lo studio, il salotto, la galleria dei ritratti. La casa-museo è una filiale del Museo Statale d’arte. Valente Vankovich visse una vita piuttosto breve. All’età di 42 anni morì a Parigi dove si trovava in visita all’amico Mickevich. Il pittore aveva lasciato un’ingente collezione di splendidi ritratti romantici. Solo una piccola parte di questi si è conservata nei musei e collezioni private d’Inghilterra, Francia, Italia, Polonia, Lituania, Russia e nemmeno uno in patria. 

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